“Prospettive e sfide dei sistemi elettrici e delle Smart Grid”
Treviglio, Stazione Centrale. È la mattina di martedì 29 ottobre 2024. Un gruppetto di studenti entusiasti affolla l’ingresso della stazione. Il clima è fresco, come quello che ci si aspetterebbe in una mattinata d’autunno. Il vociare riempie il silenzio del risveglio mattutino, mentre il vento cerca, inesorabile, di coprire quelle voci. Udiamo il saluto del capo stazione, il fischiare del treno quando si ferma e il rumore che sprigiona la macchina del caffè del bar. Manca qualche minuto alle otto. Noi, lì presenti, iniziamo a contarci. – Quanti ne mancano di quinta? – chiede l’uno. – Quanti di quarta? – domanda l’altro. A un certo punto, Giorgia, una studentessa di quarta chiede, esclamando – Ragazzi, ma dove sono i professori? Passa un attimo ed eccoli: il professor Sorrenti e il professor Colombo, già pronti, biglietti alla mano, che si stanno ricongiungendo a noi che, nel frattempo, eravamo riusciti a ricompattarci tutti quanti ed eravamo pronti alla partenza. È tutto pronto, “saltiamo” sul treno alla volta della città di Milano.
Arrivati nella città meneghina, intraprendiamo una tranquilla passeggiata che ci porterà in uno dei centri universitari più importanti nell’ambito ingegneristico: il Politecnico di Milano. Arriviamo al Politecnico, volgarmente detto “il Poli”, e veniamo accolti da un’affollatissima aula universitaria, gremita di studenti delle scuole superiori da ogni parte della Lombardia. Passa qualche minuto e prende parola il professor Samuele Grillo, del Dipartimento di Ingegneria Elettrica. Di lì a poco ci avrebbe accompagnato per le successive due ore. Veniamo introdotti alla conferenza. Il titolo è: “Prospettive e sfide dei sistemi elettrici e delle Smart Grid”. Ci viene fatta, da parte del professore, una chiara introduzione ai sistemi elettrici, cosa sono e come funzionano. Successivamente viene trattato il tema della gestione dei sistemi elettrici e della rete elettrica, con molteplici riferimenti al sistema elettrico nazionale, in particolare in merito ai volumi di potenza prodotti. Inevitabilmente la relazione, visti i temi trattati, sfocia nel grande mondo delle energie rinnovabili.
In particolare, la tematica emergente è quella di produrre energia elettrica da fonti rinnovabili. In questo senso vengono illustrate quali fonti si possono considerare rinnovabili (acqua, vento, Sole, bioenergie, geotermica, ecc.) e quali invece, in questi termini, generano ancora non poche discussioni, come nel caso della molto divisiva energia nucleare. Si parla anche di soluzioni alternative, come quelle offerte dai termovalorizzatori.
Ci viene offerta anche la possibilità di riflettere sul consumo che si fa nel mondo dell’energia elettrica. Inoltre, vengono presentati anche i dati sulla situazione nazionale in termini di rinnovabili: si mostra buona, ma comunque c’è ancora tanta strada da fare perché, proprio come ci viene spiegato, la dipendenza da fonti non rinnovabili gioca ancora un ruolo molto importante.
Una delle tematiche che forse più ci ha colpiti è stata quella della dipendenza energetica. È stato impressionante e, al tempo stesso molto interessante, vedere come le connessioni, in termini di trasmissioni di energia elettrica tra Stati, siano fondamentali per il sostentamento di ciascuno Stato membro di questa “rete”. I dati della dipendenza energetica italiana, europea ed extra UE ci dimostrano quanto sia importante avere accordi bilaterali basati sul reciproco godimento dell’energia elettrica. Stati come il Texas, negli USA, sono casi in cui, per determinate condizioni avverse, provando a raggiungere l’indipendenza elettrica, intere popolazioni sono state costrette, per giorni e giorni, al buio.
L’interconnessione è fondamentale per il reciproco supporto in caso di carenza dell’energia, al fine di garantire a tutte le popolazioni energia elettrica sufficiente a compiere le normali azioni quotidiane; altrimenti si potrebbero generare situazioni di disagio, proprio come quella accaduta in Texas. Tutto questo, come il metodo di interconnessione UE paragonato a quello degli USA, ci viene spiegato durante questa lezione-conferenza.
Vengono poi illustrati alcuni parametri tecnici per la misurazione dell’energia elettrica e dei suoi consumi, come la tonnellata equivalente di petrolio (tep). Arriviamo, poi, anche a parlare delle Smart Grid. Queste Smart Grid sono delle reti elettriche innovative e intelligenti. Si mostrano come una frontiera del futuro che però, in realtà, per alcuni parametri “intelligenti” trova delle applicazioni già nelle attuali reti di trasmissione elettrica.
Vengono poi, a conclusione della “due ore”, lasciati alcuni spunti, che riassumono un po’ tutto ciò che è stato illustrato fino a questo momento. Viene, ad esempio, sottolineato ancora il privilegio che il vettore elettrico ha nella trasmissione di energia, oppure la complessità dei sistemi elettrici, o ancora, l’importanza dell’interconnessione con altri Paesi.
In ultimo, viene evidenziato, ancora una volta, il progresso fatto nel settore delle rinnovabili. Ci lasciamo, però, con la consapevolezza che di strada da fare ce n’è ancora molta. Resta un ultimo spazio per le domande. Qui emerge la tematica dell’idrogeno e il professore sottolinea come questo sia un vettore di energia, dunque è necessario produrlo con altro; ma poi, ulteriori approfondimenti vengono demandati a un’altra sede. Al termine, usciamo dall’aula, arricchiti di conoscenze e approfondimenti in una disciplina che, per noi studenti del triennio dell’Istituto Tecnico (in particolare noi eravamo di quarta e quinta), è una delle materie “di indirizzo”. Consapevoli anche che uscite di questo tipo, in cui si ha la possibilità di confrontarsi con il mondo accademico, uscendo dall’aula ed “esplorando” poli universitari di fama mondiale, sono un valore aggiunto per il nostro Istituto Tecnico. Matteo 5^ ITTL