L’esperienza di pellegrinaggio a Lourdes con l’UNITALSI è una di quelle esperienze per cui si potrebbe dire: “È da fare almeno una volta nella vita”. Quando la fai, però, comprendi che non può essere così. La concludi che non sei ancora pronto a farlo e subito non vedi l’ora che ci sia di nuovo occasione per poterla ripetere.

Arrivati nel paesino francese, dopo un lungo viaggio, le giornate sono state scandite da tutta una serie di impegni e appuntamenti programmati. Il nostro compito principale è stato quello di dare assistenza e aiuto, ovunque vi era bisogno. È trascorsa così una splendida settimana, accompagnando anziani e ammalati alle varie celebrazioni che si svolgevano presso il Santuario e dintorni e mettendosi a disposizione per portare gli stendardi o per qualsiasi altra cosa di cui ci fosse bisogno.

Il clima che si respirava era magnifico, tutti quanti, nonostante la fatica avevano sempre il sorriso e gli anziani e ammalati ci hanno dato cento volte tanto quello che gli abbiamo dato noi. Un semplice accompagnamento e ci hanno dimostrato una grande gratitudine, una di quelle che a questo mondo è difficile trovare. Oltre al loro ringraziamento e al loro sorriso ti facevano appassionare anche con i loro racconti di esperienze e avventure di vita.

Il gruppo è stato fantastico: ragazze e ragazzi che si sono messi a disposizione da un po’ tutte le parti della Lombardia. Si è creata anche tra noi ragazzi e con i don che ci hanno accompagnato un’atmosfera bellissima e dei legami che tutti vogliamo e siamo convinti dureranno a lungo. I momenti in cui non c’era servizio li abbiamo trascorsi insieme, creando un bellissimo gruppo.

Siamo giunti all’undici di agosto, Cremona, da dove siamo partiti, da dove tutto è iniziato. Siamo tornati, forse senza essere veramente pronti a tornare. Con una grande gioia nel cuore e anche un po’ di dispiacere, tra un abbraccio e l’atro, ci siamo dovuti dire: “Ciao”. Un “ciao” che però suonava come un “arrivederci al più presto”.

Matteo Berengan