Alberto, allievo di Quinta Scientifico, presenta gli innovativi utilizzi dell’elettronica in campo medico e sanitario, tema che ha potuto approfondire grazie a un seminario del Politecnico di Milano.
Nella giornata del 19 gennaio, il Politecnico di Milano ha tenuto un seminario online per esporre ai ragazzi i molteplici utilizzi dell’elettronica, in particolare in campo medico e sanitario.
“L’arte di manipolare il moto degli elettroni al fine di creare ed elaborare un’informazione”: è così che Marco Carminati, professore del Dipartimento di Elettronica, ha definito la branca della fisica che presta il suo nome al dipartimento stesso. Pur non trattando concetti semplici, i molti esempi forniti dal professor Carminati sono stati comprensibili a tutti. Uno degli argomenti trattati ha riguardato l’elettrone, la particella carica negativamente che fa parte dei costituenti ultimi della materia; esso, con il suo moto, può trasportare diverse informazioni, che possono essere parole, suoni o anche immagini e video, tutto tradotto in sistema binario. In altre parole, sono il punto di partenza di cellulari, computer, calcolatrici e tutti gli elettrodomestici che possiamo trovare in casa.
Dopo una breve storia sulla nascita dei primi transistor nel 1947, dispositivo utilizzato inizialmente per la trasmissione di informazioni via radio, il professore ha introdotto l’argomento principale della conferenza, ovvero l’applicazione dell’elettronica in ambito biomedico.
I due grandi campi dentro i quali l’elettronica si è avventurata negli ultimi decenni sono il laboratorio e l’imaging digitale; in entrambi i campi, grazie allo sviluppo tecnologico e alle nuove scoperte scientifiche, si stanno facendo enormi passi avanti. Per quanto riguarda il primo tema, la sfida che l’elettronica si è posta è quella della produzione di biosensori e dispositivi diagnostici migliori e più efficienti. I biosensori sono dei sensori che impiegano un’entità di origine biologica per la misurazione di determinati valori: un esempio comune è il glucometro, che viene utilizzato dai soggetti affetti da diabete per misurare la glicemia, ovvero la concentrazione di glucosio all’interno del sangue.
Come detto in precedenza, i campi di applicazione sono vari e diversi tra loro, e un altro esempio riportato durante il seminario è stato quello dell’imaging medicale, detto anche diagnostica per immagini. Il fine di queste analisi è quello di esaminare e monitorare una precisa area interna del corpo del paziente, per verificare che sia tutto in regola o per diagnosticare eventuali problemi. La radiografia e la risonanza magnetica sono solo alcune delle tante soluzioni che l’elettronica è riuscita a trovare.
I miglioramenti che si potrebbero effettuare in campo medico servirebbero non solo per avere un tipo di cure e controlli meno invasivi, ma permetterebbero di avere diagnosi più precise e immediate. In futuro si arriverebbe ad avere una medicina personalizzata in base alle informazioni recepite dai biosensori, aiutando ogni singolo individuo a trovare la migliore cura per i propri mali. La prospettiva migliore che il prof. Carminati ha esposto è quella di avere tra non molto tempo un’assistenza domestica, che potrebbe aiutare le persone in loco evitando, così, di dover ogni volta ricorrere agli ospedali.
Il connubio tra elettronica e biomedicina pone ancora molte sfide che rimangono aperte e in cerca di una soluzione, per garantire una maggiore salute ai pazienti.